martedì 8 febbraio 2022

VIOLENZA MACHISTA E ABLAZIONE

 


Il 6 febbraio si commemora la Giornata internazionale della Tolleranza Zero verso la mutilazione genitale femminile, pratica che consiste in quelle procedure che hanno lo scopo di “alterare o danneggiare gli organi genitali femminili per motivi che non hanno a che fare con decisioni mediche” e che viene eseguita alle bambine durante la loro infanzia e adolescenza.

La pratica si realizza principalmente nei paesi dell'Africa e del Medio Oriente, ma anche in alcuni paesi dell'Asia e dell'America latina e anche in popolazioni migranti in diverse parti del mondo. L'ablazione è una grave violazione dei diritti umani, della salute e dell'integrità di donne e ragazze.

Questa violenta tradizione, patriarcale e maschilista, limita e viola gravemente lo sviluppo integrale, quindi è chiaramente una pratica anti-umanista, dato il trattamento abusivo, crudele, disumano e degradante.

Almeno 200 milioni di ragazze e donne, tra i 15 e i 49 anni, sono state sottoposte all'ablazione. “Oggi, ogni anno i genitali vengono mutilati a 3 milioni di ragazze”. Durante la pandemia di COVID-19, i programmi di prevenzione dell'ablazione sono stati interrotti, il che potrebbe portare a una mutilazione femminile nel prossimo decennio per 2 milioni di persone.

Noi e gli umanisti del mondo ci impegniamo ad eliminare tutti i tipi di violenza. Per questo il Partito Umanista Internazionale si unisce alla lotta per l'eliminazione della mutilazione genitale femminile e, per andare avanti nella sua eliminazione, è necessario compiere sforzi coordinati e sistematici per sensibilizzare sui diritti umani, l'uguaglianza, l'educazione sessuale e l'attenzione alle vittime dell'ablazione.

La violenza di genere continua ad essere la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo e continuerà ad essere tale finché la violenza contro le donne sarà percepita come una tradizione o un'abitudine normalizzata e naturalizzata.

Per progredire nell'eliminazione della violenza contro le donne è necessario contestare qualsiasi tradizione o usanza lesiva nei confronti delle donne, qualunque sia la cultura in questione. Un processo critico-riflessivo che elimina qualsiasi giustificazione alla violenza di genere e tutti i riti e miti che la sostengono.

 

Equipe di coordinamento internazionale

Federazione dei partiti umanisti