martedì 30 aprile 2019

Il Partito Umanista del Cile contro il golpe venezuelano


30.04.2019 Partido Humanista de Chile

Protestiamo con forza ed energicamente contro il sostegno esplicito di Sebastián Piñera al colpo di Stato condotto dal deputato Juan Guaidó in Venezuela.
Piñera può avere personalmente qualsiasi opinione, ma come Presidente del Cile non può impegnare lo Stato in posizioni radicalmente lontane da quella che è stata la politica estera del nostro paese durante i suoi governi democratici.
Gli umanisti respingono e condannano il tentativo di colpo di Stato contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Già a febbraio abbiamo denunciato il gioco ipocrita condotto sui “diritti umani” in Venezuela, implementando meccanismi internazionali per organizzare e giustificare un intervento militare.
Si tratta della stessa destra regionale e internazionale che obbedisce alle strategie e alle tattiche del governo degli Stati Uniti, il cui unico interesse è il sequestro geopolitico delle risorse naturali del paese fratello qual è il Venezuela, in particolare del petrolio.
Denunciamo la gestione dei media, debitamente finanziata, la cui unica funzione è quella di manipolare la soggettività di grandi gruppi umani, tralasciando sfacciatamente la lunga storia di intrighi, guerre di invasione, incitamento ai colpi di stato e protezione dei dittatori che ha caratterizzato la politica estera della nazione del Nord [gli Stati Uniti ndt].
Non è possibile giustificare questa aggressione che si verifica nella nostra regione; è evidente che dietro queste azioni c’è il calcolo delle potenze transnazionali e nazionali, che non hanno esitato a produrre dolore e frustrazione per il popolo venezuelano.
Siamo solidali con chi, in altri paesi, si sta sforzando di fare controinformazione e sostenere una soluzione pacifica del conflitto e rifiutiamo assolutamente la complicità con la politica di interferenza dagli Stati Uniti con cui Sebastián Piñera intende impegnare il nostro paese.
E’ imperativo ed essenziale fermare questo tentativo di colpo di Stato, perché se avrà successo avrà conseguenze incalcolabili e drammatiche non solo per il Venezuela, ma per tutta l’America Latina.
Traduzione dallo spagnolo di Marco Piccinelli

A PROPOSITO DELLO STUPRO DI VITERBO

 
 
C'è proprio da aver paura di questi italiani.
Questi italiani che dicono che il diverso è nemico, che un proprio fratello è un assassino a prescindere per il solo colore della pelle o per la sua provenienza.
C'è davvero da aver paura di questi italiani che dicono di non arrendersi, che "prima gli italiani", che "casa e lavoro non ce l'abbiamo noi: non ce l'avranno loro", che "la donna italiana va difesa".
C'è da aver paura di questi qui che per farsi ombra tendono il braccio e regalano pacchi di pasta per comprarsi voti alle prossime elezioni, trasmigrando da una protesta all'altra come i proverbiali carri armati del loro amico che appariva a Piazza Venezia.
C'è davvero da aver paura di questi qui che fanno credere alla gente che esista una distinzione di razza per misurare criminalità, astio, cattiveria.
Perché ogni giorno, tutto quello che ci dimostra la realtà è aderente ad una semplice frase: esiste solo una razza, quella umana, al cui interno ci sono sfruttati e sfruttatori.
Non c'è provenienza o colore della pelle che tenga: un criminale rimane tale. Una persona orribile anche.

domenica 7 aprile 2019

La più grande manifestazione antifascista a Roma Est

Torre Maura è balzata agli orrori della cronaca italiana per il fatto che ormai tutti conoscono: la vicenda delle poco più di 60 persone d'etnia rom dislocate nel Centro di Via dei Codirossoni nella notte tra il 1 e il 2 aprile. 
I fascisti hanno cavalcato la protesta e la modalità iniziale è andata a finire su tutti i mezzi di comunicazione nazionali e non a causa del gesto di calpestare il pane diretto ai rom che ha fatto scalpore tanto per la propria simbolicità quanto per l'intrinseca cattiveria del gesto.
Il Partito Umanista è sceso in piazza rispondendo alla chiamata di Anpi, Arci, Cgil, degli antifascisti. Viviamo la periferia ma soprattutto in periferia: fra Torre Maura e Torre Spaccata ed è necessario fare azioni concrete a partire dal VI Municipio e da Roma est in generale. Gli antifascisti hanno sfilato in corteo per il quartiere di Torre Maura, da Piazzale delle Paradisee alla fermata della Metro C del quartiere ed è stata la più grande dimostrazione antifascista del VI Municipio da 10 anni ad oggi.
Per questo, raccogliamo l'invito dell'Anpi 'Nascimben' del VI Municipio a non fermarci a ieri e di continuare l'azione sensibilizzatrice per  le periferie e di impegnarci nel coordinamento antirazzista e antifascista. 

Partito Umanista Roma Est





Foto di Andrea Guerrizio

Foto di Andrea Guerrizio

Foto di Andrea Guerrizio