Il momento attuale
della scuola italiana è caratterizzato dal continuo avvicendarsi di cosiddette
riforme, quasi una per ogni nuovo governo, che pretendono di essere la risposta
ideale per adeguarsi alla società e alla scuola del prossimo millennio. Queste
proposte, però, hanno tutte le caratteristiche di non cogliere i problemi di
fondo. In questa situazione continuerà la fuga dalla scuola pubblica verso
"agenzie educative" sempre più basate sulla logica del profitto.
PROPOSTE
La scuola deve essere gratuita e per tutti:
- Aumento dei
fondi destinati all'istruzione.
- Attivazione di
strumenti e fondi tesi alla realizzazione della gratuità effettiva della scuola
per lo meno nel periodo dell'obbligo scolastico: libri e materiale scolastico
di base gratuito; finanziamento a cooperative e società compartecipate che
producano libri di interesse sociale e culturale a basso costo, ecc.- Abolizione delle tasse scolastiche.
- Potenziamento dei servizi per l'infanzia, con esaurimento delle liste d'attesa negli asili nido e nelle scuole materne.
- Ampliamento dei posti fino a soddisfare tutta la domanda e capillare diffusione della scuola pubblica per l'infanzia in tutto il paese, con livelli qualitativi omogenei.
La scuola deve essere di buon livello:
- Riduzione del
numero di allievi per classe (massimo 15) e conseguente aumento del personale
docente.
- Garanzia
dell'autonomia scolastica basata sul concetto di uguali risorse per tutti e del
decentramento delle stesse sul territorio ai vari Enti (direzioni didattiche,
regioni, comuni, quartieri, associazioni di base, comitati di genitori, ecc.).- Riforma dei programmi di ogni ordine nel senso di: attualizzazione, relazione con l'ambiente sociale circostante, apertura alla diversità culturale, valorizzazione della soggettività.
L’insegnamento va considerato come attività del più
alto valore sociale:
- Riqualificazione
del personale docente, aumento e ridefinizione degli stipendi in funzione del criterio
di responsabilità sociale.
- Eliminazione di
tutte le norme che limitino di fatto la libertà d'insegnamento, di sperimentazione
e di organizzazione del lavoro.
La scuola deve integrare le diversità:
- Potenziamento
del sostegno attraverso il numero di insegnanti, corsi di aggiornamento per
temi specifici, corsi di laurea e tirocinio nelle classi.
- Creazione della
figura dell’insegnante di appoggio socio-culturale, la cui funzione sarà quella
di sviluppare e integrare le diversità culturali presenti all’interno delle classi.
L’educazione deve essere permanente:
- L'investimento
dello Stato nell'educazione dei suoi cittadini deve partire dalla loro nascita e
continuare per tutta la vita.
- Centri di
educazione permanente per permettere sia a livello personale che sociale, lo
sviluppo dell’educazione di ogni essere umano.
Nessun commento:
Posta un commento