giovedì 12 luglio 2018

LE PROPOSTE UMANISTE PER L’ISTRUZIONE

SITUAZIONE ATTUALE, CONFLITTI E TENDENZE

Il momento attuale della scuola italiana è caratterizzato dal continuo avvicendarsi di cosiddette riforme, quasi una per ogni nuovo governo, che pretendono di essere la risposta ideale per adeguarsi alla società e alla scuola del prossimo millennio. Queste proposte, però, hanno tutte le caratteristiche di non cogliere i problemi di fondo. In questa situazione continuerà la fuga dalla scuola pubblica verso "agenzie educative" sempre più basate sulla logica del profitto.

PROPOSTE

La scuola deve essere gratuita e per tutti:

- Aumento dei fondi destinati all'istruzione.
- Attivazione di strumenti e fondi tesi alla realizzazione della gratuità effettiva della scuola per lo meno nel periodo dell'obbligo scolastico: libri e materiale scolastico di base gratuito; finanziamento a cooperative e società compartecipate che producano libri di interesse sociale e culturale a basso costo, ecc.
- Abolizione delle tasse scolastiche.
- Potenziamento dei servizi per l'infanzia, con esaurimento delle liste d'attesa negli asili nido e nelle scuole materne.
- Ampliamento dei posti fino a soddisfare tutta la domanda e capillare diffusione della scuola pubblica per l'infanzia in tutto il paese, con livelli qualitativi omogenei.
 
La scuola deve essere di buon livello:

- Riduzione del numero di allievi per classe (massimo 15) e conseguente aumento del personale docente.
- Garanzia dell'autonomia scolastica basata sul concetto di uguali risorse per tutti e del decentramento delle stesse sul territorio ai vari Enti (direzioni didattiche, regioni, comuni, quartieri, associazioni di base, comitati di genitori, ecc.).
- Riforma dei programmi di ogni ordine nel senso di: attualizzazione, relazione con l'ambiente sociale circostante, apertura alla diversità culturale, valorizzazione della soggettività.
 
L’insegnamento va considerato come attività del più alto valore sociale:

- Riqualificazione del personale docente, aumento e ridefinizione degli stipendi in funzione del criterio di responsabilità sociale.
- Eliminazione di tutte le norme che limitino di fatto la libertà d'insegnamento, di sperimentazione e di organizzazione del lavoro.
 
La scuola deve integrare le diversità:

- Potenziamento del sostegno attraverso il numero di insegnanti, corsi di aggiornamento per temi specifici, corsi di laurea e tirocinio nelle classi.
- Creazione della figura dell’insegnante di appoggio socio-culturale, la cui funzione sarà quella di sviluppare e integrare le diversità culturali presenti all’interno delle classi.
 
L’educazione deve essere permanente:

- L'investimento dello Stato nell'educazione dei suoi cittadini deve partire dalla loro nascita e continuare per tutta la vita.
- Centri di educazione permanente per permettere sia a livello personale che sociale, lo sviluppo dell’educazione di ogni essere umano.

Nessun commento:

Posta un commento