domenica 18 novembre 2018

RIFIUTI A ROMA: LA GESTIONE CENTRALIZZATA HA FALLITO



La situazione disastrosa della gestione dei rifiuti è uno dei fattori che più incidono sul degrado della città di Roma. Aree sempre più numerose e sempre più ampie della nostra città sono diventate discariche a cielo aperto, alcune anche molto vicine a scuole e ospedali.

Le tonnellate di rifiuti che vengono prodotte quotidianamente a Roma sono circa 4.600, mentre la percentuale di raccolta differenziata è ferma al 43%. Come se non bastasse, l’AMA, a cui è affidata la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel comune di Roma, è in crisi profonda e proprio in questi giorni si sta cercando di evitare il suo fallimento.

Quali sono le proposte umaniste?

La nuova concezione del ciclo dei rifiuti implica di incentivare il recupero e la trasformazione degli stessi, quindi il concetto di smaltimento viene ad essere sostituito con quello di raccolta differenziata.

-          Programma comunale “Rifiuti Zero” per la riduzione dei rifiuti alla fonte con l’obiettivo di portare a zero i rifiuti non recuperati e non recuperabili, coinvolgendo i cittadini nel raggiungimento degli obiettivi.

-          Forte incremento e incentivazione della raccolta differenziata e aumento della differenziazione, separando tra loro i diversi tipi di metallo, vetro e materie plastiche. Agevolazioni sulla tassa rifiuti per i condomini che recuperano di più.

-          Incrementare il monitoraggio da parte dell’AMA e del Comune dei rifiuti prodotti dalle aziende.

-          Estensione a tutto il territorio comunale della raccolta dell’umido per la produzione di compost, della raccolta delle pile e batterie scariche, farmaci scaduti e materiali elettronici obsoleti.

-          Esclusione del ricorso agli inceneritori privi di recupero energetico, a favore del riciclaggio, compostaggio e riduzione dei rifiuti.

-          Informazione capillare della popolazione su come ridurre i rifiuti e aumentare il riciclaggio.

È evidente in queste proposte la necessità del coinvolgimento dei cittadini e per fare questo c’è bisogno di un deciso decentramento del potere decisionale. Anche la gestione dei rifiuti dev’essere decentrata, come minimo a livello municipale. La gestione centralizzata, come d’altronde per tutti gli altri problemi che ricadono sulla pelle dei cittadini, ha fatto il suo tempo e continua a dimostrare il suo irreversibile fallimento.
   
Per il Partito Umanista solo direttamente i cittadini possono decidere i modi e i tempi con cui si possono implementare, quartiere per quartiere, la raccolta differenziata, il monitoraggio dei rifiuti prodotti dalle aziende, la raccolta dell’umido e l’informazione sulle modalità di riduzione dei rifiuti e di incremento del riciclaggio. Ogni quartiere deve avere il personale del municipio corrispondente sufficiente per mettere in pratica ciò che viene deciso e il ruolo del Comune sarebbe quello di coordinare tra loro tutte le attività decise dai comitati di cittadini dei vari quartieri. 
  
Roma, 18 novembre 2018

1 commento: