lunedì 31 dicembre 2018

TAGLI ALLE ATTIVITÀ DI CURA DEI CENTRI DI SALUTE MENTALE DI ROMA. CHE DEVE SUCCEDERE ANCORA PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA RAGGI?


"Governo del cambiamento"? "Manovre del popolo"? Tutte chiacchiere, buone soltanto a fare propaganda, cioè l'unica cosa che il M5S ha dimostrato di saper fare.
La giunta Raggi ha regalato ai cittadini romani un'altra perla.
Con la solita scusa, ereditata dalla vecchia politica, della carenza di risorse finanziarie, ha deciso di tagliare le spese finora destinate a cofinanziare i progetti per la realizzazione delle attività culturali, sportive e risocializzanti dei Centri di salute mentale per l'anno 2019.
Le suddette attività fanno parte dei progetti di cura delle persone affette da disturbi mentali, insieme ai trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. Eliminare queste attività significa non curare adeguatamente queste persone. Sarebbe come privare le persone che hanno affrontato un intervento chirurgico all'apparato osteoarticolare della indispensabile riabilitazione immediatamente successiva.
Il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini del proprio comune, per cui una decisione di questo genere contraddice in pieno il ruolo che la Raggi dovrebbe svolgere. In altre parole una decisione di questo genere dovrebbe comportare l'immediata richiesta di dimissioni del sindaco da parte dei partiti che stanno all'opposizione nel consiglio comunale di Roma.


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