giovedì 14 giugno 2018

LE PROPOSTE UMANISTE PER LA SICUREZZA

Alla diffusa sensazione di insicurezza derivante dalla progressiva eliminazione di tutte le sicurezze relative alla vita presente e futura di ogni cittadino (il lavoro, la sanità, la pensione, l’istruzione, ecc.) si risponde esaltando, come causa primaria dell’insicurezza vissuta dai cittadini, la microcriminalità.

Lo Stato nazionale, dopo aver abdicato alle altre funzioni relative al benessere della popolazione (subordinate al risanamento del bilancio, alla libera circolazione dei capitali, alla competitività delle imprese e alla libertà di impresa), riduce il concetto di sicurezza a quello di ordine pubblico, adottando misure repressive ed aumenti delle pene nei confronti della delinquenza comune, mentre la grande delinquenza, la criminalità organizzata, italiana e straniera, i grandi criminali continuano a circolare liberamente e ad accumulare capitali, favoriti da un sistema giurisdizionale che garantisce loro l’impunità.

Occorre innanzitutto “spostare” l’attenzione dalla micro alla macro-criminalità e concentrare l’azione delle forze di polizia nei confronti di quest’ultima. Per combattere seriamente la grande criminalità sono inoltre necessarie misure che non attengono direttamente al campo dell’ordine pubblico, ma sono funzionali alla prevenzione e all’individuazione dei reati:

- l’eliminazione del segreto bancario e dei paradisi fiscali per contrastare il riciclaggio di denaro “sporco” proveniente dal traffico di droga, dal commercio illegale di armi, ecc.;

- l’istituzione di banche municipali senza interessi (con l’applicazione di un saggio minimo corrispondente alla pura copertura delle spese di gestione) per combattere l’usura;

- la riforma del processo civile, del processo penale e dell’ordinamento giudiziario che acceleri i tempi della giustizia e non lasci impuniti i reati più gravi.

Rispetto alla microcriminalità, la repressione e l’aumento della pena non sono certo idonei a ristabilire “l’ordine sociale”, se l’origine della microcriminalità è legata all’aumento dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. Occorre dunque garantire a tutti gli inoccupati un reddito sociale di base, unitamente ad un impegno globale al fine di ridurre ed eliminare tutti i fattori, di qualsiasi natura, che possano determinare esclusione sociale.
 
 

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